Gli adulti di Azione Cattolica, in collaborazione con il MLAC, hanno voluto chiudere l’anno che Papa Francesco ha dedicato a San giuseppe con una riflessione di don Gianni Carozza, presbitero della nostra diocesi ed apprezzato biblista, e la testimonianza di Matteo Piemontese, papà di un ragazzo autistico, che si è trovato nella necessità di dover conciliare attività lavorativa e cura di un familiare.
Don Gianni ha raccontato la figura di San Giuseppe attraverso i sogni nei quali Dio gli suggerisce quei comportamenti che lo renderanno custode della Vergine Maria e del Bambino Gesù, ponendolo al servizio dell’intero disegno salvifico (in allegato il testo integrale dell’intervento di don Gianni). Matteo ci ha portato nella vita di un lavoratore costretto a svolgere il “doppio lavoro”: quello in ufficio e quello in casa con un figlio disabile bisognoso di cure e affetto, sottolineando le difficoltà nel vivere una vita cosiddetta normale quando tutte le attenzioni sono concentrate sulla persona che necessita di aiuto. Agire per amore è l’unica cosa che riesce a donare quella forza per affrontare tutti i problemi quotidiani, ha concluso.
Al termine tutti i presenti si sono spostati nella Concattedrale di san Giuseppe dove è stata celebrata la Santa Messa presieduta dall’Assistente Unitario don Leo Rosa e dagli Assistenti Adulti, don Erminio Di Paolo, e MLAC, don Gianfranco Travaglini, alla presenza dei presidenti e dei rappresentanti di tutte le associazioni parrocchiali ai quali, dopo la celebrazione, sono state consegnate le tessere che saranno ritirate dai singoli soci nelle parrocchie nel giorno dell’Immacolata Concezione, tradizionalmente dedicato all’adesione. Prima dei saluti finali, un gesto simbolico: un agrume è stato posto a dimora in un vaso e sarà trapiantato in un giardino interno della parrocchia, gesto che speriamo tutte le associazioni parrocchiali vogliano imitare come segno di rinascita e rifioritura di un’associazione che ha avuto, ed ha ancora, tanto da dire alla Chiesa ed al territorio.