Data la complessità del fenomeno, non risulta semplice fornire una definizione univoca di “comunicazione”. Tuttavia, pare ci sia accordo sul fatto che l’essere umano, per sua natura, non possa non comunicare, anche perché questa facoltà soddisfa una serie di suoi bisogni primari, primo fra tutti quello della relazione.
Fin dai tempi antichi, la comunicazione è stata oggetto di studi e dibattiti, ma anche di grandi scontri; sono molti, infatti, i popoli che, nel corso del tempo, si sono visti negare uno dei diritti fondamentali dell’uomo: quello della libertà di espressione.
Antica Grecia. Col termine “parresia” (= dovere morale di dire la verità) si intendeva la facoltà che i cittadini (di condizione libera) avevano di esprimere liberamente la loro opinione durante le assemblee pubbliche che si svolgevano nell’agorà.
Come afferma l’art. 21 della Costituzione italiana: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
Anno 2020. Nonostante i tanti progressi raggiunti in vari campi, ancora oggi, nel mondo, non tutti hanno la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero. La storia ci ricorda che il processo di conquista di questo fondamentale diritto è stato tutt’altro che immediato, caratterizzato da rivoluzioni e opposizioni ad intolleranti regimi autoritari.
A differenza dell’Italia, infatti, dove ognuno può esprimersi in maniera libera, in alcuni Paesi come Cina, Corea del Nord, Turchia, Egitto o Russia – solo per citarne alcuni – questa libertà non è ancora alla portata di tutti.
Dobbiamo ritenerci fortunati noi a poter manifestare le nostre opinioni su qualsiasi argomento e utilizzando ogni tipo di canale a nostra disposizione, senza temere il giudizio altrui o, peggio, essere censurati.
Ad oggi lo strumento maggiormente usato dalla popolazione per comunicare è rappresentato dai Social Network. In pochi secondi è possibile raggiungere virtualmente chiunque e in qualsiasi parte del mondo. Siamo nel futuro! Non si può nascondere, però, il fatto che, per quanto veloce e risolutiva, questa forma di comunicazione 2.0 presenti dei difetti che, talvolta, possono diventare veri e propri rischi. Uno dei principali è rappresentato sicuramente dalla mancanza di controllo delle informazioni immesse in rete, dando così potere a chiunque di distorcere i dati e veicolare messaggi fuorvianti o, addirittura, pericolosi.
In un mondo dalla polemica e dalla critica facile, allora, spetta a noi fare la differenza!
Abbiamo il diritto di esprimere ciò che pensiamo e la libertà di farlo attraverso tutti i mezzi a nostra disposizione, ricordandoci, però, che in ogni situazione è sempre possibile trovare il lato buono da mettere in luce e limitarsi alle polemiche e alle critiche – mai offensive – solo quando si sono potute verificare tutte le fonti; tutto ciò che esce dalla nostra bocca, o penna, o tastiera, provoca degli effetti (e non solo sul destinatario della critica, ma anche su tutti coloro che ascoltano o leggono i nostri commenti).In un mondo dalla polemica e dalla critica facile, allora, spetta a noi fare la differenza!
Noi preferiamo suscitare effetti positivi, e tu?