Da quando è iniziato questo isolamento e ci siamo spesi per essere più “social”, abbiamo cercato tanti argomenti su cui interrogarci in prima persona e insieme a tutti i gruppi educatori della diocesi. Tra questi, ce n’è uno che sentiamo particolarmente vicino perché caratterizza tutto il nostro essere di AC ma in particolare il nostro essere educatori e membri d’ équipe… la corresponsabilità.
Ah, giusto…non lo avevamo ancora detto:
Siamo la vostra Equipe ACR!
Sicuramente le nostre simpatiche facce le avrete già viste…ma vi siete mai chiesti cosa sia in realtà un’equipe, cosa faccia e a cosa serva?
Bene, siamo qui per spiegarvelo!
Il nostro atto normativo diocesano dice che:
“Al fine di migliorare il lavoro di esecuzione e gestione ordinaria dei programmi associativi, possono costituirsi Équipe Diocesane per le sei attenzioni (adulti, giovani, ragazzi, famiglia, lavoro e scuola), composte dai rispettivi Responsabili, che le convocano e le presiedono, dai Consiglieri Diocesani, ed altri aderenti. La composizione delle Équipe Diocesane dovrà essere ratificata dalla Presidenza Diocesana. Si riuniscono in base alle necessità.”
Ma quindi, in concreto, cosa facciamo noi dell’equipe?
Abbiamo il compito di promuovere ed offrire la proposta formativa dell’ACR per i bambini e i ragazzi nella realtà diocesana, garantendo la serietà e l’autenticità del percorso dell’associazione e in concreto organizzando feste, incontri e campi scuola diocesani e/o promuovendo collaborazioni interparrocchiali; di curare il collegamento tra le parrocchie, ponendo sempre maggior attenzione alle persone ed alle esigenze delle diverse realtà parrocchiali.
Ci occupiamo della crescita personale, spirituale e più “tecnica” degli educatori e dei Responsabili ACR prevedendo e preparando durante l’anno giornate, week-end e campi scuola di formazione.
…E com’è possibile riuscire a fare tutte queste cose?
Scegliendo tutti di metterci a servizio del Signore e dei più piccoli. Impegnandoci, in pratica, in un continuo esercizio di corresponsabilità.
Eccoci allora ed ecco i talenti che scegliamo di mettere a disposizione (ma siccome siamo timidi, li abbiamo fatti descrivere dai nostri compagni):